Torneranno tutti in fila indiana: un esercito, una vera e propria seconda Lazio che sarebbe meglio dimenticare, o almeno in parte.

Tanti sono i giocatori rientranti dai prestiti che però non rientrano nel progetto, soprattutto con la Champions League che incombe.


La Lazio infatti si prepara a costruire la squadra format "Europa VIP dopo 13 anni"  ed è  fondamentale costruire intorno all’undici titolare anche una panchina.

Non solo il campionato dunque, ma impegni internazionali e per far gruzzolo in vista di ciò, si dovranno gestire gli epurati.


I primi a rientrare saranno Milan Badelj  e Wallace.

Il centrocampista croato potrebbe essere un’alternativa per Simone Inzaghi, ma difficilmente lo vedremo con la maglia biancoceleste.  

Dopo il suo ritorno a Firenze, le speranze di di lui di sono spente con risultati ben al di sotto di quelli sperati. 

Nonostante il felice passato alla Fiorentina,   la sua stagione alla Lazio più questa in Viola, hanno ridimensionato il suo valore sul mercato.

Il suo ritorno a Formello è solo una sosta prima di cercare una sistemazione, possibilmente al di fuori della Serie A.

Wallace ha giocato con il Braga in questa stagione, ma non sarà facile venderlo a titolo definitivo e per questo si prospetta un nuovo prestito.


Durmisi anche non rientra nel progetto biancoceleste e, dopo l’esperienza tutt’altro che esaltante in prestito, si cercherà una sistemazione "solo andata" anche per lui.

Lavoraccio. 


Discorso diverso per i giovani.

Sono tantissimi, ma per tutti loro è aperta la strada ad un ulteriore prestito e non alla cessione a titolo definitivo.


Insieme a Badelj, Durmisi e Wallace, ci sono

Kiyine, Dziczek, Palombi, Lombardi, Casasola, Di Gennaro, Rossi, Adamonis, gli ex Salernitana Maistro, Karo, Gondo e Cicerelli. 

Un totale di 15 giocatori che dirigenza deve assolutamente "riassegnare" altrove.

La cosa difficile è capire dove….


Ninna nanna, nonna oh, tutti questi a chi li dò?

Nota a margine: Minala se n’è andato.

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